giovedì 27 marzo 2014

.La Storia Infinita.

Anche questa settimana un libro "per ragazzi" ma che comunque è una piacevole lettura anche per i più grandi, parlo de La Storia Infinita di Michael Ende.
La storia infinita (titolo originale Die unendliche Geschichte) è un romanzo fantastico dello scrittore tedesco Michael Ende, pubblicato nel 1979 a Stoccarda dalla K. Thienemanns Verlag e tradotto in tutte le principali lingue del mondo. La prima edizione italiana, del 1981, fu a cura della Longanesi.


Titolo: La Storia Infinita
Titolo Originale: Die unendliche Geschichte
Autore: Michael Ende
Prima Pubblicazione: 1979 
Prima Pubblicazione (Italia): 1981

Trama: Bastiano è un giovane goffo, e non è quel che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mon do. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi... Moderno romanzo di formazione, storia di un'anima, folgorante scoperta dell'amore, indimenticabile avventura, ma anche lungo viaggio nell'immaginario e itinerario nell' arte e nella mitologia, ha storia infinita è uno dei grandi libri per tutti del nostro tempo che ha conquistato, avvinto e incantato generazioni di lettori.

Il Romanzo si apre come un semplice libro per ragazzi, ma in realtà è molto di più, un bellissimo romanzo di formazione che accompagna prima Bastiano con la storia di Atreiu, ma anche il lettore stesso nella storia di Bastiano. Come dice lo stesso protagonista forse noi non siamo altro che altri personaggi all'interno di un libro e magari qualcuno, in una soffitta buia di una scuola, sta leggendo le nostre avventure.
Mi è piaciuto veramente molto il libro,  mi ci sono avvicinata per caso in realtà, cosa non fanno i libri a sconto sulla gente. Ho trovato molto più scorrevole la prima parte, quando Bastiano sfoglia per la prima volta le pagine del libro che condizionerà poi tutta la sua successiva esistenza.
Bastiano è il lettore tipico, si fa condizionare nella scelta dei libri da leggere all'inizio solo dalla copertina, se è bella e particolare è uno spunto per leggere poi il contenuto, ma non si ferma ad uno sguardo superficiale, entra dentro la storia, la vive per suo proprio conto.
Forse è proprio questo che Ende ha voluto rivelare con la sua "Die unendliche Geschichte", l'immergersi completo del lettore nel libro che sta leggendo, fin quasi a diventarne uno dei protagonisti principali, il motore che mette tutto in movimento.
Meno scorrevole a mio avviso la seconda parte, mi è comunque ugualmente piaciuta ma ho fatto un po' fatica nel leggerla, causa forse la boria del protagonista che aumenta andando avanti, una specie di autodistruzione del dolce ragazzino Bastiano che, entrato in Fantasia, si sente in dovere di comandare tutto e tutti perché lui è diverso dagli altri, è un figlio dell'uomo, lui nasce e cresce indistintamente dal fatto che qualcuno ne legga le avventure o meno; un bel quadro di come la società e il background delle persone condizionino l'uomo nella vita di tutti i giorni.
Nota positiva di questa seconda parte forse solo il continuo cercare di perfezionarsi di Bastiano, ma non per i motivi giusti a quanto pare, se all'inizio vuol essere bello e forte per paura di un rifiuto da parte dell'Infanta Imperatrice, alla fine la costante ricerca di perfezione gli fa perdere l'umanità e tutto quello che lo rendeva diverso dagli altri: i suoi ricordi.
Finale presa di coscienza dei propri errori, come in un buon romanzo di formazione ci si deve aspettare, e la strada del ritorno a casa di Bastiano che perde se stesso per poter tornare dai suoi cari. Ho apprezzato molto questa iperbole del dover perdere anche l'ultimo barlume di umanità, l'ultimo ricordo per riuscire a tornare indietro a quello che eri;  il Bastiano che comunque non sarà più perché qualcosa di Fantasia è rimasto in lui e l'ha aiutato a migliorarsi, a vedere la realtà che lo circonda con occhi diversi.
Grande pecca, a mio avviso, sono i continui rimandi alle storie parallele che vengono qui solo accennate, avrei voluto sapere e conoscere i vari avvenimenti di Fantasia e del suo meraviglioso popolo, molte cose sono rimaste insolute purtroppo.

Il romanzo può essere visto come lo sviluppo di una persona: il progesso della crescita, l'ingenuità del bambino, la sempre maggiore boria durante la crescita, nel periodo dell'adolescenza, finché non si raggiunge uno stallo nel periodo della maturità con la conseguente comprensione dei comportamenti e degli avvenimenti che ci hanno accompagnato nel viaggio. Mi sento veramente di consigliare questo romanzo che può essere letto sia come la semplice avventura di Bastiano, ma anche come un libro che aiuta a crescere, prendere consapevolezza del proprio vissuto e dei propri comportamenti.

Aggiungo che sono stati tratti tre film dal libro: La Storia infinita (1984), La Storia infinita 2 (1990) e La Storia infinita 3 (1994).  Il primo, molto fedele, si ferma più o meno a metà del libro, con l'incontro fra l'Infanta Imperatrice e Bastiano; il secondo prende sempre spunto dal libro raccontando la venuta di Bastiano a Fantasia e la perdita della memoria del ragazzo; il terzo invece non si basa minimamente sul libro (nei titoli di testa questa volta è specificato che la sceneggiatura è solo ispirata ai personaggi del romanzo di Ende e non è fedele al libro).

Rika.

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